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Zuppa di cipolle tradizionale gratinata – Rivisitata nel XIX secolo
Zuppa di cipolle tradizionale gratinata – Rivisitata nel XIX secolo
Originariamente, la zuppa di cipolle si preparava semplicemente con acqua, senza brodo. L’aggiunta di un brodo leggero di ossa è un’adattamento più recente per arricchirne il sapore. Il gratin con formaggio e crostini è diventato caratteristico nel XIX secolo, soprattutto nei caffè parigini, conferendo alla zuppa quel calore e quella generosità che conosciamo oggi.
Zuppa di cipolle tradizionale gratinata
Ingredienti
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1 kg di cipolle gialle, affettate finemente
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50 g di grasso di maiale (o burro chiarificato)
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1,5 l di brodo leggero di ossa (fatto in casa, semplice e chiaro)
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1 bouquet garni (timo, alloro, prezzemolo)
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Sale e pepe nero macinato fresco
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Fette di pane rustico (per i crostini)
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150–200 g di formaggio grattugiato (gruyère, comté o beaufort tradizionale)
Preparazione
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Sciogliere il grasso in una casseruola.
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Aggiungere le cipolle e cuocerle delicatamente a fuoco basso fino a quando saranno ben dorate, traslucide e leggermente caramellate (30–40 minuti).
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Aggiungere il bouquet garni, salare e pepare.
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Versare il brodo di ossa caldo, portare a ebollizione, quindi abbassare il fuoco e far sobbollire delicatamente per 45 minuti–1 ora.
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Rimuovere il bouquet garni.
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Preriscaldare il forno in modalità grill.
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Distribuire la zuppa in scodelle resistenti al forno.
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Disporre su ogni scodella una o due fette di pane tostato (crostini) e coprire abbondantemente con formaggio grattugiato.
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Gratinate in forno finché il formaggio non sarà fuso, dorato e croccante.
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Servire immediatamente.
Potete anche scegliere una di queste varianti, a vostro piacere.
Varianti celebri della zuppa di cipolle
1. Zuppa di cipolle classica alla parigina
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Utilizza un brodo di manzo denso e scuro per maggiore profondità.
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Spesso gratinata con gruyère grattugiato e servita in tazze o scodelle con manici.
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I crostini sono solitamente più spessi e talvolta imburrati prima della gratinatura.
2. Zuppa di cipolle alla lionese
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Le cipolle vengono cotte con abbondante burro, fino a diventare molto caramellate, quasi confit.
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A volte si aggiunge un goccio di vino bianco secco durante la cottura per esaltare il sapore.
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Il gratin può prevedere una miscela di gruyère ed emmental.
3. Zuppa di cipolle con vino bianco
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Durante la cottura delle cipolle, si aggiunge un po’ di vino bianco secco (come un Bourgogne aligoté) per deglassare la pentola.
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Aggiunge una leggera acidità e complessità al sapore.
4. Zuppa di cipolle gratinata con comté
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Variante popolare nella Francia orientale (Franche‑Comté): si usa il comté al posto del gruyère, per un sapore più fruttato e nocciolato.
5. Zuppa di cipolle senza gratinatura
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Tradizione più antica o semplificata, spesso servita solo con cipolle cotte in acqua o brodo leggero, senza formaggio né crostini.
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Più vicina alle ricette contadine anteriori al XIX secolo.
6. Zuppa di cipolle allo champagne
Origine: Variante festiva, spesso servita come antipasto durante cene celebrative o in ristoranti raffinati.
Caratteristiche:
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Si utilizza champagne brut (o crémant) al posto del vino bianco o del brodo.
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Aggiunge una nota fresca, leggermente acidula ed elegante alla zuppa.
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Può essere gratinata come la versione classica o servita chiara per far risaltare lo champagne.
Suggerimento: Lo champagne si aggiunge dopo aver dorato le cipolle per deglassare, e si può integrare con un po’ di brodo leggero. Usatelo con moderazione per non sovrastare gli altri sapori.
7. Zuppa di cipolle con vino bianco secco
Origine: Comune in Borgogna, Alsazia o Savoia, regioni note per ottimi vini bianchi secchi.
Caratteristiche:
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Si aggiunge un vino bianco secco (come Bourgogne aligoté, Sylvaner, Riesling secco o Jacquère) durante o dopo la caramellizzazione delle cipolle.
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Il vino deglassa la pentola, libera i fondi e arricchisce l’aroma della zuppa.
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Può essere combinata con un brodo leggero di ossa per un equilibrio perfetto.
Nota: Questa versione resta rustica, ma guadagna in finezza, mantenendo l’anima delle sue radici contadine.